La sesta edizione di Vinifera Forum a Trento ha visto riuniti il 22 e il 23 marzo scorsi oltre 100 vignaioli provenienti da tutto l’arco alpino italiano e dalle vicine regioni transalpine
a cura di Stefania Raspa
“Great things are done when men and mountains meet”: quando gli uomini e le montagne si incontrano nascono grandi cose. Questa citazione del poeta inglese William Blake sintetizza lo spirito che ha animato la la sesta edizione di Vinifera Forum a Trento, che ha visto riuniti il 22 e il 23 marzo scorsi oltre 100 vignaioli provenienti da tutto l’arco alpino italiano e dalle vicine regioni transalpine (Francia, Svizzera, Austria e Slovenia).

Non potevano mancare degli ospiti d’eccezione: una rappresentanza di produttori delle isole minori del Mediterraneo che, dopo aver attraversato i mari di Pantelleria, Capraia, Ischia, Isola del Giglio, Ustica, Isola d’Elba, Salina, luoghi di passaggio e resistenza, sono approdati con i loro vini ai banchi d’assaggio di Trento Expo, a testimonianza di un’agricoltura fragile e tenace.
Mercato Artigiano Alpino: è il payoff di Vinifera, un vero e proprio mercato dove si possono acquistare e degustare i prodotti degli artigiani alpini. E’ una formula trasversale che abbraccia la territorialità dei prodotti della terra e di chi li trasforma, quasi un filo di Arianna divenuto simbolo di interazione e dialogo, un collante invisibile che lega chi lavora la vigna, impasta il pane, crea formaggi, scolpisce il legno in gesti antichi e ripetuti che tengono insieme il vino, il cibo e l’artigianato, un filo che a Vinifera si vede, si tocca e si beve.

A raccontare l’arco alpino e le molteplici sfumature sono vignaioli e produttori che hanno deciso di vivere un territorio facendo una scelta di coerenza e rispetto verso la natura, animati ogni giorno dalla volontà di preservare la biodiversità locale: Vinifera si pone come punto di incontro tra chi coltiva con coscienza e chi beve con consapevolezza, fermandosi, ascoltando e ponendo domande a chi il territorio alpino lo vive.
Un incontro e confronto diretto tra chi produce e chi consuma non si ferma solo al mondo vinicolo ma continua in un circolo virtuoso che va oltre: il fermento assume altre forme e sono quelle dei cereali e dell’acqua pura delle birre agricole, dei frutteti in alta quota dei sidri, espressioni complementari di un territorio che vuol farsi scoprire nel carattere e nella complessità.



Non sono mancati momenti di approfondimento con una serie di masterclass articolate sotto forma di racconti, assaggi e confronti, dei veri e propri incontri ravvicinati con alcuni produttori alpini, con rappresentanti del ponente ligure e con testimoni di viticulture eroiche isolane.
Per raccontare un territorio non esiste una ricetta giusta, esistono però persone che, con il loro lavoro costante, paziente e rispettoso del tempo e delle materie prime, diventano strumenti per le nostre scelte consapevoli e responsabili.