a cura di Stefania Raspa – sommelier
Proprio come gli studenti della prestigiosa High School for the Performing Arts di New York, così anche i vignaioli e le cantine che hanno preso parte alla manifestazione “Saranno Famosi nel Vino” sognano in grande.
Li abbiamo visti all’ingresso della Stazione Leopolda a Firenze il 3 e 4 Dicembre, li abbiamo passati in rassegna con un lungo colpo d’occhio, tutti schierati ai blocchi di partenza, proprio come la fiammante Ferrari che ha aperto il percorso di visita e di esplorazione verso le eccellenze vitivinicole.
Ed ecco che scatta l’associazione con i ragazzi di Fame, la serie televisiva americana conosciuta in Italia negli anni ’80 come “Saranno Famosi” e chi non ha canticchiato il ritornello “Remember my name, I’m gonna live for ever, I’m gonna learn how to fly”. E’ proprio il messaggio che hanno lanciato le 140 cantine italiane presenti che, dalla Leopolda, hanno mosso i loro passi per farsi notare e ricordare, per cominciare ad emergere e portare avanti un percorso di crescita, di scoperta e da qui imparare a volare, sì, come per darsi lo slancio dalle altalene presenti che invitavano tutti a un momento di ludico relax.
Le file parallele dei banchi d’assaggio richiamano i binari di quella che un tempo fu la prima stazione di Firenze – La Leopolda – intitolata al Granduca regnante nel 1848 quando fu terminata, oggi è uno spazio polifunzionale che si è trasformato in una vera e propria stazione di transito di idee creative.
Tra pareti in mattoni rossi e pavimentazione in alcuni punti ancora solcata dai binari, la stazione diventa una metafora… di partenze e di arrivi, di tappe di un viaggio in corso: quello dei wine lover e degli appassionati, curiosi e interessati a percorrere in entrambi i sensi i binari delle degustazioni, ma anche e soprattutto il viaggio, il cammino dei vignaioli per “arrivare” a diventare grandi e speciali.
Nulla è stato lasciato al caso, nell’allestimento tutto ha un filo conduttore, che transita dal luogo, al logo e ad arrivare al vino. La Leopolda ci accoglie alla biglietteria/check-in con lo sguardo catturato dai cerchi sospesi: sfumature dal rosso al rosato e al giallo, gli stessi che compongono il grappolo stilizzato del logo contenuto in un calice inserito in una metà di arco a tutto sesto – e qui torna il luogo, Firenze e il Rinascimento – elemento architettonico caro a Filippo Brunelleschi che seppe innovare ed evolverne il ruolo. Innovazione ed evoluzione si possono applicare anche alle cantine partecipanti, come una rinascita enologica, una spinta verso l’unicità non omologabile.
Tra una degustazione e l’altra, in cui appassionati e produttori hanno messo le proprie esperienze a confronto, si è percepita l’atmosfera festaiola, giocosa, anche meno formale per il mondo del vino, ma soprattutto è venuta fuori la voglia e l’entusiasmo dei vignaioli di presentarsi con energia, determinati a mostrare a quel microcosmo di appassionati, sommelier e addetti ai lavori il loro potenziale di successo futuro, nutrendo l’ambizione di diventare unici e famosi.
Tra le tante eccellenze vinicole a “Saranno Famosi nel vino” anche uno special guest: l’olio extravergine d’oliva toscano IGP, ospitato negli spazi dedicati al Consorzio di tutela e rappresentato da alcuni produttori che hanno messo in campo mini corsi di degustazione, momenti di assaggio e presentazione di un prodotto apprezzato e ricercato per la sua autenticità e versatilità.
L’appuntamento è per l’anno prossimo, certi di trovare nuove eccellenze che faranno di “Saranno Famosi nel Vino” un brand internazionale di successo.