Negli ormai preistorici anni ’90 non avrei mai pensato che, registrare le lezioni universitarie su un altrettanto preistorico walkman® per poi riascoltarle e prendere appunti, sarebbe stata una primordiale forma dell’attuale podcast. Generazioni di studenti hanno utilizzato a scopo educativo e formativo questo antesignano del podcast, un po’ slow e a marcia ridotta.
Oggi, nell’era digitale, la creazione e la fruizione dei contenuti si configura nella rapidità e fugacità, risponde ad un’esigenza di comunicazione rapida e on demand.
Il podcast è un incrocio tra pod/contenitore e broadcast/trasmissione radio, ed è appunto un contenuto audio che si può scaricare liberamente dal web, ma anche realizzare molto semplicemente e con una minima spesa: è sufficiente un computer, un microfono e una videocamera, nel caso si voglia produrre un video-podcast.
Il podcast è uno strumento potente, democratico, libero, proprio come lo erano le radio libere degli anni ’70. Equiparati ed associati all’esperienza radiofonica, con i podcast si creano dei contenuti video, delle narrazioni, degli storytelling e a sua volta la radio, nella sua forma di podcasting, si ascolta, si vede, si legge e soprattutto si naviga, quasi uno scambio di fluidi tra vasi comunicanti.
Sentitevi liberi di ascoltare un podcast quando volete, quando siete pronti, rilassati o alla guida, in palestra, in viaggio, mentre fate pulizie o preparate da mangiare, non esiste la condizione ideale di ascolto, ognuno può fruire del contenuto in totale libertà, perché siete voi che cercate quei determinati contenuti che raccontano i più disparati argomenti.
L’universo enologico – complesso ed eterogeneo – non fa eccezione, non sottrae i suoi contenuti al podcasting, anzi, attraverso di essi, si racconta in maniera del tutto inedita, contemporanea, innovativa e di facile fruizione.
Un vino lo si può sentire non solo in fase di degustazione, con i sui sentori e aromi, ma lo si può effettivamente ascoltare ed imparare ascoltando.
I podcast sono diventati un must nella comunicazione del vino. Le proposte spaziano da quelli più didattici a quelli più professionali, rivolti agli addetti ai lavori, alle audioguide per viaggi alla scoperta di territori o di realtà vitivinicole, possono contenere interviste a famosi produttori o reportage a tappe che ripercorrono “testi sacri” come Vino al Vino di Mario Soldati.
Non mancano podcast sull’abbinamento cibo-vino o su come farsi guidare per la scelta dell’etichetta o il wine tasting.
Bacco si è evoluto…con le cuffiette e un calice virtuale!
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