Un omaggio alle vicissitudini di un lembo di terra situato nel “triangolo benedetto” del confine tra Umbria, Toscana e Lazio, oggi proclamato patrimonio naturalistico ambientale.
Nel XIV secolo si chiamava la Torre di Oreste, poi divenne proprietà del Conte di Bisenzio, successivamente passò agli Aldobrandeschi e solo nel XVIII la chiesa preesistente si trasformò in un granaio per volere di Francesco Costarelli da Fabro, grande proprietario della zona. Oggi Neena e Mike Rees sono i nuovi proprietari, hanno acquistato Torre Bisenzio nel 2003, riportando alla luce l’antico splendore della tenuta che comprende 5 ettari di vigneti, 6 ettari di uliveti (650 alberi) e un’azienda vinicola, oltre ad aver investito in fattorie che allevavano mucche autoctone di Chianina.
Un luogo incantato dove si producono vini IGT umbri biologici e genuini con un focus attento alla sostenibilità in tutte le sue declinazioni. I vitigni sono sia utoctoni come il Sangiovese e il Grechetto, ma si coltivano anche varietà internazionali come il Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Pinot Noir.
La collezione da oggi si arricchisce di una neonata etichetta, “Family Resereve” annata 2019. Un blend di Cabernet franc, petite verdot e syrah, vinificati dapprima separati, in acciaio, poi affinati per un anno in legno piccolo di secondo e terzo passaggio, e infine in bottiglia.
Al naso predomina un frutto nero riconducibile a Cassis e mora, si percepisce inoltre una bella balsamicità e profumo di liquirizia ammorbidita da sentori di cioccolato fondente.
In bocca si avverte una perfetta qualità tannica che insieme alla vena di freschezza rendono questo vino completo e di sapore, di un sorso eccezionale.
Profondo e saporoso è godibile e fruibile.
Vi consigliamo di immergervi nella bellezza senza tempo di Torre Bisenzio non solo per degustare la sua produzione vinicola, ma per godere di tutte le eccellenze di cui si circonda. È uno di quei luoghi dove soggiornare per una wine experience deluxe!
info e contatti: https://www.torrebisenzio.com/it/tenuta/