Anteprima Nobile Montepulciano

È la prima denominazione sostenibile d’Italia, possiede una pergamena del 1350 a testimonianza di uno scambio di vino avvenuto a Montepulciano, sta per ottenere il sì ufficiale sul Progetto Pievi e ha ideato un hashtag virale, #portamiconte.

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“L’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano è uno dei più importanti eventi del calendario enologico italiano e quest’anno, dopo l’edizione virtuale del 2022, è tornata con una nuova edizione in presenza dal 15 al 20 febbraio 2023. La Fortezza di Montepulciano ha ospitato i giornalisti di settore provenienti da tutto il mondo e dall’Italia il 15 febbraio, mentre agli appassionati e agli operatori del settore sono state dedicate le giornate dal 18 al 20 febbraio.

La denominazione Vino Nobile di Montepulciano vanta una storia millenaria e la città è stata recentemente celebrata per il ritrovamento di una pergamena del 1350, uno dei più antichi documenti al mondo a certificare uno scambio di vino. Questo dimostra come il vino sia sempre stato al centro della cultura e dell’economia locale.

LA PERGAMENA DEL 1350 – Uno dei documenti più interessanti che testimoniano l’esistenza di un distretto produttivo e di commercializzazione del vino di Montepulciano risale all’epoca medievale, ed è un raro contratto di mercatura del 17 ottobre 1350, conservato presso il fondo Madonna de’ Ricci (crociferi) dell’Archivio di Stato di Firenze. Si tratta della registrazione notarile di una società di commercializzazione e esportazione del vino prodotto nelle vigne di un esponente della famiglia signorile dei del Pecora di Montepulciano, attraverso l’intervento del mercante Jacopo di Vanni di S. Fiora. La pergamena, una vera e propria rarità documentale sia per la datazione che per il contenuto, testimonia come ci dice il Repetti nel suo famoso dizionario (Firenze, 1839) che il “vino squisito di Montepulciano, … s’inviasse all’estero da tempi assai remoti” e fu scritta pochi anni dopo la redazione degli statuti di Montepulciano del 1337 che normavano la produzione, la vendita e la fiscalità del prodotto enologico per il quale la città era già nota in quel profondo passato. 

Ma non solo storia e tradizione caratterizzano il Vino Nobile di Montepulciano. Nel 2022, infatti, il distretto ha ottenuto la certificazione Equalitas, diventando così il primo distretto sostenibile in Italia. Ciò significa che le imprese del territorio seguono le “Best Practices” per mantenere lo standard di sostenibilità.

La certificazione Equalitas – La notizia è stata annunciata lo scorso maggio nella sede di Federdoc, tra i partner del percorso, in occasione della presentazione del traguardo che ha riguardato la denominazione toscana come la prima in Italia in questo senso. Sostenibilità: un percorso che parte da lontano a Montepulciano. La visione di sostenibilità a Montepulciano nasce in tempi non sospetti. Negli anni 1985/1990, grazie alla sensibilità del Consorzio ed al sostegno del Comune di Montepulciano, fu creata una rete di stazioni meteorologiche installate su tutto l’areale di produzione per la rilevazione dei dati meteo. In base alle condizioni riscontrate, a cadenza settimanale gli esperti agronomi emanavano il “messaggio verde”. Di fatto uno strumento operativo a favore delle aziende che permetteva di razionalizzare gli interventi di difesa fitosanitaria con la conseguente limitazione dell’utilizzo di presidi chimici. Nei primi anni ’90 il Consorzio fu tra i primi in Italia ad indagare i terreni produttivi tramite un progetto di zonazione denominato “Vino Nobile Di Montepulciano Zonazione e Valorizzazione Del territorio” che interessò i vigneti di produzione nel triennio 1992/1994.  Nel 2015 il progetto della Carbon Footprint del Vino Nobile di Montepulciano diventa un modello su scala nazionale. Il sistema che calcola l’“impronta di carbonio” del ciclo produttivo di una bottiglia di Vino Nobile, ovvero le emissioni di CO2 derivanti dalla realizzazione del pregiato vino a Denominazione di Origine Controllata e Garantita, è stato infatti riconosciuto da un gruppo di istituzioni ed aziende che operano ai massimi livelli nel campo della qualità e delle relative certificazioni e che abbineranno quindi il proprio nome a quello del progetto Questo progetto è stato premiato nel 2015 alla Smau di Milano come “Smart Communities”.  

All’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano, oltre 40 produttori, più della metà della denominazione, hanno presentato le nuove annate in commercio, il Vino Nobile di Montepulciano 2020 e le Riserve 2019, in commercio da quest’anno. Cantine e viticoltori hanno raccontato le tante attività, le novità e i progetti futuri che stanno confermando il Vino Nobile di Montepulciano come una delle denominazioni più dinamiche d’Italia.

Il presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Andrea Rossi, ha commentato: “L’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano è diventata un appuntamento ormai imperdibile, non solo per gli addetti ai lavori, ma anche per gli appassionati del vino. Come Consorzio abbiamo presentato gli aggiornamenti sul progetto Pievi, ma anche tutte le attività legate a Montepulciano, distretto del vino sostenibile”.

Progetto “PIEVI” – Lo studio storico della geologia e della geografia del territorio ha portato alla individuazione di 12 zone, definite nel disciplinare di produzione UGA (Unità geografiche aggiuntive), che saranno anteposte con la menzione “Pieve” in etichetta. Questo aspetto rappresenta l’identità del Vino Nobile di Montepulciano che guarda appunto al passato. La scelta di utilizzare i toponimi territoriali riferibili a quelli delle antiche Pievi in cui era suddiviso il territorio già dall’epoca tardo romana e longobarda, nasce da un approfondimento di tipo storico, paesaggistico e produttivo vitivinicolo. In particolare la volontà del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano è quella di ribadire e codificare una realtà fisica con antica radice storica, che ha caratterizzato il territorio poliziano fino all’epoca moderna e che trova la sua eco anche nel catasto Leopoldino dei primi decenni del XIX secolo, che suddivideva il territorio in sottozone definite con il toponimo.

Il Consorzio aspetta l’ok definitivo dalla Comitato Vini del Ministero dell’agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste.L’idea di far nascere il Vino Nobile di Montepulciano menzione “Pieve” (attualmente il disciplinare prevede Vino Nobile di Montepulciano e Vino Nobile di Montepulciano Riserva), nasce da un percorso metodologico che ha visto il consenso e la partecipazione di tutte le aziende produttrici. 

L’annata 2022 – L’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano 2023 è stata un’occasione imperdibile per conoscere da vicino uno dei vini più importanti dell’enologia italiana: i vini del 2022, presentano colori molto intensi ed esprimono una notevole complessità aromatica. La concentrazione è molto buona ed è sostenuta da una tannicità abbondante, fine e piacevole, e da una media acidità. A livello analitico si rilevano valori elevati di intensità e tonalità di colore, di alcool, di estratti e di polifenoli totali e valori medi di acidità e pH.

Da non dimenticare: #portamiconte – ovvero le particolari doggy e wine bag, realizzate con materiale riciclato e a sua volta ancora riciclabile da destinare ai turisti e ai consumatori che vivono nel territorio comunale. L’idea di realizzare delle scatole per raccogliere le pietanze e le bevande non consumate direttamente sul posto è un contributo alla lotta contro gli sprechi degli alimenti avanzati, che altrimenti si genererebbe quasi quotidianamente. Gli obiettivi sono quelli di sensibilizzare i consumatori contro lo spreco del cibo e nello stesso tempo ad avere rispetto per l’ambiente.

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