A Sorrento Alessandro Nigro Imperiale Miglior Sommelier d’Italia Premio Trentodoc

Si chiama Alessandro Nigro Imperiale il vincitore della quarantaduesima edizione del Concorso “Miglior
Sommelier d’Italia Premio Trentodoc”. Il Sommelier della Delegazione di Foggia ha battuto in
finale il romagnolo Marco Casadei. Al terzo posto ex aequo il toscano Simone Vergamini e
Artur Vaso di AIS Lombardia, superati nelle semifinali. Alessandro Nigro Imperiale lavora in
Francia al Four Seasons Grand Hotel di Saint-Jean-Cap-Ferrat, Marco Casadei di AIS Forlì è
marketing manager della Euro Company di Ravenna, Artur Vaso della Delegazione di Brescia fa
l’insegnante all’IPSEOA Caterina de’ Medici di Gardone Riviera e Simone Vergamini di AIS
Lucca è proprietario di Wineafterwine.


LA SINERGIA TRA AIS E ISTITUTO TRENTO DOC. “Sono orgoglioso di questo successo: il
concorso è un momento significativo – ha dichiarato Sandro Camilli, Presidente Nazionale
dell’Associazione Italiana Sommelier – che premia il percorso di crescita personale e di
formazione professionale dei sommelier. Diventare Miglior Sommelier d’Italia è un sogno coltivato
da anni che richiede una grande preparazione. È un privilegio per l’Associazione Italiana
Sommelier, insieme all’Istituto Trento Doc, premiare oggi Alessandro Nigro Imperiale”.


I PARTECIPANTI AL CONCORSO. L’Hotel Hilton di Sorrento l’11 e il 12 novembre ha ospitato
la fase finale della manifestazione, presentata da Nicoletta Gargiulo e da Cristiano Cini. Le prove
preselettive di Milano si sono basate su un questionario particolarmente complesso – come ha
commentato il Responsabile Nazionale dei Concorsi Maurizio Zanolla – nato dalla necessità di
mettere alla prova il già alto livello di competenza dei concorrenti. Sono stati dieci i sommelier
ammessi alle prove finali del concorso. Oltre ai già citati quattro semifinalisti, si erano qualificati
Andrea Gualdoni, sommelier del tristellato ristorante Da Vittorio, Andrea Montini, consulente di
Como, Federico Domeneghetti, sommelier al Belmond Hotel Cipriani di Venezia, Cristian
Maitan, già socio del ristorante Nuovo Ranch di Ponte di Piave, Francesca Troiani, consulente
commerciale di Fermo per le aziende vitivinicole, e il livornese Massimo Tortora, proprietario
dell’enoteca La Cantina di Massimo.


I CAMPIONI REGIONALI. Ai dieci nominativi usciti dalle prove di Milano si sono uniti i sette
campioni regionali e il finalista dell’edizione 2021, il sommelier dell’Enoteca Pinchiorri Davide
D’Alterio di AIS Toscana. Sono stati ammessi di diritto Vincenzo Galati di AIS Liguria, ingegnere
navale presso la Carnival Corporation di Genova, Michele Manca di AIS Veneto, docente
all’IPSAA Bellini di Trecenta, Federica Milazzo di AIS Sicilia, Mauro Moragas di AIS
Campania, responsabile di enoteca, Daniele Palavisini di AIS Toscana, sommelier del Papaveri &
Papere di San Miniato, Michele Ruperto di AIS Calabria, titolare di Calabria Gourmet ad
Amantea, Pietro Sangiorgio di AIS Lombardia, titolare del Dives di Sesto San Giovanni.


IL VINO ITALIANO: DIVERSITÀ VARIETALE E TERRITORIALE. Nella mattinata che ha
preceduto le semifinali e la finale del concorso il professor Luigi Moio, Presidente dell’O.I.V. –
Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino, ha tenuto un convegno dal titolo “Il vino
italiano: paradigma di diversità varietale e territoriale”. L’interessante degustazione che ha
accompagnato la relazione del docente accademico campano ha mostrato l’ampiezza e le ricche
sfaccettature del patrimonio ampelografico del territorio italiano.


BONAVENTURA MASCHIO E LA RICERCA DELL’ECCELLENZA. Dopo il convegno si è
svolta la premiazione dei vincitori dell’edizione 2022 del Premio Bonaventura Maschio,
promosso dalla distilleria Bonaventura Maschio di Gaiarine (TV), che ogni anno mette in palio tre
borse di studio per i migliori corsisti dell’AIS. I tre che si sono affermati sono Guido Biotti di AIS
Milano, sommelier del Sakeya di Milano, tra i primi locali italiani specializzati in sakè, Guido
Andrenacci di Sommelier AIS Fermo, che lavora per l’azienda agricola Serena, e Fabrizio De
Palo di AIS Bari, proprietario di La Chiazzod Vineria Birreria Enogastronomia, nel centro storico
di Molfetta. “Siamo orgogliosi di essere tornati – ha dichiarato Andrea Maschio – con una nuova
edizione del Master dopo due lunghi anni di stop. Siamo finalmente tornati ad aprire la nostra
distilleria a giovani sommelier provenienti da tutta Italia, con una passione in comune: quella per i
distillati”.
Comunicati Stampa AIS Italia

La giuria del concorso
Sabrina Schench, direttrice dell’Istituto Trento Doc, Artur Vaso e Cristiano Cini
Sabrina Schench, direttrice dell’Istituto Trento Doc, Simone Vergamini e Cristiano Cini
Marco Casadei e Alessandro Nigro Imperiale
Il Presidente AIS Sandro Camilli e Alessandro Nigro Imperiale
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